LA DISPENSA

La dispensa … una ne fa mille ne pensa

 barattoli

“Mamma ricordati di comperare l’olio, lo zucchero e la pasta”, quante volte abbiamo sentito queste parole, riferendoci alla dispensa che deperisce vertiginosamente? Penso molte volte nel quotidiano, ma il pericolo maggiore è accorgersi all’ultimo momento della mancanza di cose essenziali per l’organizzazione di un pasto.

Spesso dopo una faticosa giornata di lavoro arriviamo a casa, giusto il tempo di cambiarci, toglierci le “scarpe piene di piedi”, aprire la dispensa ed esclamare: “ma è vuota, e ora che faccio”? Per fortuna non capita spesso, ma può succedere, allora vediamo di correre ai ripari e con piccoli accorgimenti cerchiamo di organizzare la dispensa in maniera ordinata ed efficiente.

Un vecchio detto napoletano recita “Stipa ca truova. Conserva che troverai.” il detto è calzante e noi cercheremo di farne tesoro.

La dispensa deve essere funzionale alle nostre esigenze e ai nostri gusti, nonché strutturata in modo tale da poterci consentire di coprire almeno un’intera settimana. Una volta quando la massaia lavorava soprattutto in casa era possibile fare l’approvvigionamento quotidianamente, oggi non è consigliabile effettuare la spesa giornalmente in quanto ciò pesa, e non poco, sul budget mensile.

Una attenzione particolare va riservata alla distribuzione degli alimenti: occorre suddividerli in relazione al loro grado di deperibilità. Alcuni possono essere conservati a lungo in una normale credenza, come spezie, scatolame, olio ecc. (vedi specchietto in basso), altri vanno tenuti rigorosamente in frigo.

Quando acquistiamo gli alimenti è buona norma leggere sempre le date di scadenza (spesso sui banchi del supermercato vengono esposti davanti quei prodotti che sono in scadenza imminente e dietro quelli più nuovi),verificare quindi l’integrità del prodotto, che non presenti ammaccature e che non perda liquidi o altro, controllare le modalità d’uso e di conservazione perché una errata gestione degli alimenti può trasformarli da sani e nutrienti in sostanze tossiche. Le date impresse sulle confezioni si riferiscono al prodotto integro, molti cibi si deteriorano rapidamente dopo l’apertura delle confezioni e quindi occorre fare molta attenzione a riporli nel modo giusto e nel posto giusto, una volta che siano a contatto con l’aria.
Dispensa di emergenza cosa non deve mai mancare:

tappo sale tappo biscotti

  • 2Kg di farina 00
  • 1 kg farina manitoba
  • 1 Kg di zucchero semolato;
  • spezie varie (noce moscata, curry, cumino, cannella, origano, timo e finocchietto selvatico)
  • frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi e pinoli)
  • aromi (vaniglia, essenza di arancio, limone e rum)
  • 1 confezione di lievito di birra secco (anche a lievitazione istantanea);
  • 1 confezione di lievito per dolci;
  • 3 scatole di legumi: fagioli borlotti, cannellini, ceci, lenticchie;
  • 2 scatole di tonno;
  • 1 scatola di olive tagiasche
  • 1 barattolo di maionese
  • 2 confezioni di pelati o polpa di pomodoro;
  • 1 passata di pomodoro in bottiglia;
  • 1 confezione piccola di cacao in polvere;
  • 1 pacco di riso per risotti;
  • 2 pacchi di pasta corta;
  • 2 pacchi di pasta lunga;
  • 1 Kg di sale fino e sale grosso;
  • 1 confezione piccola di pangrattato;
  • 1 bottiglia di olio per fritture e di olio evo;
  • 1lt di latte a lunga conservazione;
  • tè in bustine;
  • caffè;
  • 1 confezione cacao in polvere
  • 1 barattolo di marmellata;
  • 1 pacco di biscotti secchi
  • 1 pacco di fette biscottate

Se siamo abituati all’acqua imbottigliata è bene averne sempre qualche bottiglia di scorta.

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Dispensa del freddo

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Scegliere sempre un frigorifero “no-frost”, che sia in grado di evitare la produzione della classica brina.

Assegniamo ad ogni tipologia di alimento un apposito spazio all’interno del frigorifero e i relativi tempi massimi di conservazione: –  gli alimenti come i cibi cotti, le salse, il pesce, la carne, vanno sistemati nelle zone più fredde e insieme a pollame e carne trita, non possono essere conservati oltre i due giorni, la carne cruda non va lasciata in frigorifero per più di 5 giorni,  i formaggi, il latte fresco, il burro, i salumi, negli scomparti di centro (molti frigoriferi di ultima generazione hanno degli appositi cassetti) con riferimento alle scadenze impresse sulle confezioni(da consumarsi preferibilmente entro il …). Infine la frutta e la verdura vanno allocate nel cassetto situato nella zona bassa.

Anche se nei frigoriferi c’è uno spazio dedicato alle uova, onde evitare contaminazioni da microrganismi, anche pericolosi, che possono inquinare gli altri cibi è buona norma conservare le uova dentro i loro contenitori originali.

Per evitare che l’odore si trasferisca agli altri alimenti, soprattutto a quelli grassi, come latte e burro, il burro, ma anche a salse e simili che sono più recettivi rispetto ad odori estranei come cipolle, aglio, pesce, formaggi stagionati, è consigliabile  riporre gli alimenti in contenitori a chiusura ermetica o sotto-vuoto. In questo modo, oltre che garantirne la freschezza, eviteremo le contaminazioni olfattive dovute alla condivisione di spazi con alimenti tanto diversi.

A tale proposito va ricordato che la pulizia del frigorifero è fondamentale, iI rischio di malattie trasmesse da cibo contaminato o da alimenti scaduti e mal riposti è molto frequente, quindi almeno una volta a settimana ricordiamoci di effettuare la pulizia del frigorifero passando un panno imbevuto di acqua e aceto o acqua calda e bicarbonato di sodio che, oltre a pulirlo lo mantiene profumato e rallenta la formazione delle muffe.

Il vano freezer per molti di noi è diventato la seconda dispensa. Siamo ormai abituati ad acquistare cibo in quantità industriale, ma è importante conoscere bene le modalità di conservazione degli alimenti affinché non diventino un’arma letale.

E’ necessario fare una distinzione fra prodotto confezionato e prodotto da noi surgelato, nel primo caso le aziende impongono un marchio con tutte le caratteristiche di conservazione e data di scadenza, nel secondo caso, buona norma sarebbe poter predisporre per ogni alimento da noi preparato alla surgelazione un’etichetta con tipologia dell’alimento peso e data di confezionamento e occorre tenere presente che la catena del freddo (- 18°), deve essere mantenuta costante fino a che il prodotto non verrà consumato.

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Informazioni su chefsandracapuano

Sono una personal chef appassionata della cucina tradizionale italiana. Ho cucinato e scritto di cucina, ho creato eventi e collaborato alla realizzazione di prodotti televisivi e testate web, ho tenuto e tengo corsi nella mia scuola romana di cucina “La casa delle salse succose”, soprattutto per trasmettere ad altri il piacere vissuto di un’infanzia fatta di profumi antichi ed appetitosi e di piccole piacevolissime ma indimenticabili soddisfazioni del gusto. Se vorrete qualche consiglio culinario e ricette non esitate a contattarmi via mail, così come se doveste organizzare una cena io sarò a vostra disposizione e sono in grado di spendere sicuramente meno di quello che spendereste voi. Chef Sandra Sandra Capuano N.b. essendo io megalomane non riesco a sfrondare più di tanto Sandra Capuano N.b. essendo io megalomane non riesco a sfrondare più di tanto
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Una risposta a LA DISPENSA

  1. davideviva ha detto:

    Ciao! Bell’articolo, soprattutto utile! Visto che sei un appassionata di cucina, se vuoi puoi venirci a trovare nel nostro blog dove raccontiamo storie collegate a cibi particolari. Aspettiamo nuove storie da persone che raccontano la propria! A presto! https://garumblog.wordpress.com

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